Il 24 maggio la Commissione ha pubblicato la seconda Relazione annuale sull’immigrazione e l’asilo. Il rapporto (assieme all’allegato – e più esteso – Documento di Lavoro dello staff della Commissione) copre gli sviluppi durante il 2010 nell’attuazione del “Patto europeo sull’immigrazione e l’asilo”, adottato nel 2008 dal Consiglio europeo su indicazione del Presidente francese Sarkozy, nonché le corrispondenti priorità contenute nel “Programma di Stoccolma”, adottato dal Consiglio europeo nel 2009 sotto la presidenza svedese.

Il rapporto si basa principalmente su informazioni fornite dagli Stati membri. 

Per quanto riguarda la protezione internazionale, il punto 2 del rapporto presenta i principali dati Eurostat relativi alle domande di asilo nei paesi UE e riconosce che “l’iter legislativo ha proceduto a rilento e con difficoltà nel 2010.” 

A parte l’accordo raggiunto sull’estensione dell’ambito di applicazione della Direttiva sui soggiornanti di lungo periodo ai beneficiari di protezione internazionale, e certi progressi nella negoziazione dei Regolamenti Dublino e Eurodac, così come della “Direttiva Qualifiche”, la discussione sulla modifica delle Direttive “Accoglienza” e “Procedure” è in una fase di stallo.

Altri punti toccati dal rapporto sono:

1. un progetto pilota per il trasferimento da Malta verso altri 10 Stati Membri di circa 250 beneficiari di protezione internazionale;

2. il fatto che la Grecia ha avviato una completa revisione del suo sistema di asilo e immigrazione con il supporto di altri Stati membri, dell’UNHCR e dell’Ufficio europeo di supporto per l’asilo;

3. gli esistenti Programmi di Protezione Regionale in Tanzania ed Europa dell’Est sono continuati mentre in settembre un nuovo PPR si è avviato, in collaborazione con l’UNHCR, nel Corno d’Africa; il lavoro è avanzato anche per quanto riguarda lo sviluppo di un altro PPR nel nord Africa (Egitto, Libia e Tunisia)

4. i negoziati sulla creazione di un programma comune di reinsediamento UE devono giungere a conclusione positivamente: il Parlamento europeo ed il Consiglio devono raggiungere un accordo sulla proposta della Commissione a proposito.

Il Patto europeo sull’immigrazione e l’asilo e il Programma di Stoccolma contengono anche l’esplicita richiesta che il rafforzamento dei controlli ai confini esterni dell’Unione non impediscano l’accesso ai sistemi di protezione da parte di coloro che hanno titolo per beneficiarne. Questo aspetto è appena sfiorato dalla Relazione annuale della Commissione che si limita a sottolineare (parte III del rapporto) che la politica di immigrazione dell’UE deve essere “equa e i diritti umani devono essere rispettati”.

Vai al testo della Relazione annuale sull’immigrazione e l’asilo (2010)
Val al testo del Documento di Lavoro dello Staff della Commissione che accompagna la Relazione annuale sull’immigrazione e l’asilo (2010) (en)
Vai al rapporto Eurostat Domande di asilo nei Paesi UE nel 2010 (en)
Vai alla Comunicazione della Commissione sull’istituzione di un Programma comune di reinsediamento UE