Riprendiamo oggi la pubblicazione della nostra scheda sul sistema di asilo britannico.
La puntata odierna – la terza dopo quelle sui dati e sull’avvio della procedura – è dedicata all’accoglienza dei richiedenti asilo
Ringraziamo sempre Alberto Campi per le bellissime foto con cui ci accompagna e vi auguriamo buona lettura!

REGNO UNITO
Parte 3 – Accoglienza dei richiedenti asilo

Foto: gentile concessione di Alberto Campi scattata a Trieste, per info visitate il suo blog



3.1 – Chi ha diritto all’accoglienza

I richiedenti asilo possono fare domanda per ricevere assistenza. Qualora l’Home Office (Ministero degli Affari Interni) stabilisca che coloro che fanno domanda non hanno mezzi per provvedere a loro stessi, verrà fornito un alloggio e/o ad assistenza finanziaria. 
Tuttavia, nel caso in cui un richiedente asilo presenti la sua domanda dopo un certo periodo dall’ingresso nel Regno Unito, l’assistenza può essere rifiutata. Tale periodo di tempo non è fissato: la valutazione è rimessa alla discrezionalità dell’Home Office. 


3.2 – Struttura del sistema d’accoglienza

Alloggio:
Foto: gentile concessione di Alberto Campi scattata a Trieste
Per informazioni visitate il suo blog

Durante la loro prima intervista, i richiedenti asilo ricevono un modulo che indica il luogo dove potranno alloggiare, insieme alle condizioni che dovranno rispettare per rimanere nel sistema d’accoglienza (vedi sotto).  

I richiedenti che ricevono alloggio non possono scegliere in che parte del Regno Unito vivere, ma devono accettare l’alloggio loro proposto in base alla disponibilità. 
Gli alloggi sono generalmente offerti nelle regioni di Nord Ovest, nelle contee del Centro, nel Nord Est, in Galles e in Scozia. L’Home Office non offre mai alloggi a Londra e ci sono posti molto limitati nel Sud Est. 

Per le prime due o tre settimane, il richiedente asilo riceverà un posto in un alloggio temporaneo. Passato questo periodo, il richiedente asilo viene trasferito in un alloggio diverso, generalmente nella stessa regione. Entrambi i tipi di alloggio sono generalmente strutture di modeste dimensioni, dai 4 ai 10 vani. Non sono strutture miste: ospitano solo donne o solo uomini. Coppie e famiglie sono accolte separatamente.

Assistenza finanziaria
I richiedenti asilo che ricevono assistenza finanziaria vanno a riscuoterla una volta a settimana all’ufficio postale assegnato loro, dove devono presentarsi con la loro ARC (vedi parte 2). 
Le rate di assistenza dipendono dai singoli casi, tenendo in considerazione l’età e l’appartenenza o meno ad un nucleo familiare presente nel Regno Unito. Donne incinte o con bambini di età inferiore ai tre anni ricevono somme più elevate. 

Le rate precise a settimana sono
Coppia sposata o coppia di fatto: £72.52
Genitore single maggiorenne: £43.94 
Persona single maggiorenne (non genitore): £36.62
Persona minore ma di età superiore ai 16 anni: £39.80
Minore di 16 anni: £52.96.
Bambino di meno di 12 mesi: £5 extra a settimana
Donna incinta/bambini tra i 12 mesi e 3 anni: £3 extra a settimana

Una donna incinta può ricevere, una tantum, 300£ di indennità di maternità. Si può fare domanda per tale supporto poco prima del parto (a 8 settimane o meno dalla data), o entro 6 settimane dal parto. 

Scolarizzazione
I bambini tra i 5 e i 16 anni sono soggetti all’obbligo scolastico. L’ente responsabile della scolarizzazione è il consiglio comunale. 

Assistenza sanitaria
I richiedenti asilo e i loro familiari possono ricevere assistenza sanitaria dal servizio nazionale di sanità (National Health Service – cosiddetto NHS). Avere accesso all’assistenza sanitaria significa poter vedere un dottore o poter beneficiare di cure ospedaliere senza costi. I richiedenti asilo possono inoltre iscriversi da un dentista nella loro zona di residenza. 
I servizi sopra descritti sono accessibili a tutti i richiedenti asilo, indipendentemente dai loro mezzi. 
I richiedenti asilo che inoltre godono di assistenza perché è stato stabilito che non possono provvedere ai propri bisogni possono ricevere ulteriore assistenza sanitaria priva di costi, comprese ricette mediche, cure dentali, test della vista, e occhiali da vista. Per ricevere tale assistenza i richiedenti asilo devono ottenere un certificato (HC2), rilasciato dall’agenzia delle frontiere (UK border agency) per conto del Dipartimento di Sanità. Il certificato HC2, che certifica che il richiedente asilo non è in grado di poter pagare le soprascritte cure, è valido sei mesi
Il certificato HC2 viene rilasciato automaticamente ai richiedenti asilo che rientrano nel sistema d’accoglienza. Coloro che non rientrano nel sistema d’accoglienza possono comunque ricevere assistenza sanitaria, ma per accedervi devono riempire un modulo, cosidetto HC1. Sarà i questo caso responsabilità del National Health Service valutare la domanda di assistenza sanitaria. 
I richiedenti asilo che hanno bisogni speciali, quali cure per AIDS, tubercolosi o problemi di salute mentale, così come le vittime di tortura, possono ricevere ulteriore assistenza. 

Foto: gentile concessione di Alberto Campi
scattata a Trieste
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per informazioni visitate
 il suo blog


Condizioni del sistema d’accoglienza

I richiedenti asilo devono rispettare una serie di condizioni per poter continuare a ricevere l’assistenza. Tali condizioni sono descritte in un contratto che devono firmare. 
La violazione del contratto può implicare la cessazione dell’assistenza. 
Le condizioni contenute nel contratto sono: – l’accettazione dell’alloggio proposto; 
– la residenza in detto alloggio; 
– il rispetto delle regole di convivenza (riguardanti per esempio rumori, danni a proprietà, ecc.); 
– riscuotere l’assistenza finanziaria una volta a settimana all’ufficio postale assegnato; 
– presentarsi all’Home Office quando richiesto, muniti della ARC (vedi parte 2); 
– rimanere in contatto con il “case owner” (il funzionario che si occupa dell’esame della domanda); 
– rispondere al più presto quando l’agenzia delle frontiere inglese richiede informazioni sulla domanda d’asilo presentata. 

Qualora il richiedente asilo non si presenti all’Home Office quando richiesto, può perdere il diritto all’assistenza ed essere detenuto.


3.3. – Termine dell’accoglienza in caso di decisione negativa.

I richiedenti asilo che ricevono una decisione negativa ma che non possono rispondere ai propri bisogni in attesa del rinvio al paese d’origine hanno diritto ad un tipo di assistenza, cosiddetta “section 4 support”, perché rispondente ai criteri della sezione 4 del Atto di Immigrazione e Asilo del 1999 (Immigration and Asylum Act 1999). 
Per poter avere accesso alla section 4 support, il richiedente asilo deve dimostrare uno dei seguenti requisiti
– sta prendendo tutti i mezzi necessari per lasciare il Regno Unito; 
– non può lasciare il Regno Unito per impedimenti fisici a viaggiare, o altre ragioni di salute; 
– non può lasciare il Regno Unito perchè il Segretario di Stato ha stabilito che non è al momento possibile il ritorno nel suo paese in condizioni sicure; 
– ha presentato un ricorso giurisdizionale che deve ancora essere deciso; 
– la mancanza di un alloggio sarebbe in violazione dei diritti compresi nel Atto dei Diritti dell’Uomo del 1998 (Human Rights Act 1998).

L’assistenza della section 4 comprende l’alloggio ma non aiuti finanziari nella forma di denaro liquido (come invece è previsto per i richiedenti asilo che aspettano una prima decisione). I richiedenti asilo respinti ricevono però una carta (chiamata Azure payment card) che permette di comprare cibo e articoli per l’igiene personale, per il valore di £35.39 per persona a settimana. La Azure card non può essere usata per ritirare soldi al bancomat, o per comprare beni quali benzina, alcol o tabacco. In alcuni casi l’alloggio comprende anche i pasti.
Anche i richiedenti asilo rigettati e che sono detenuti nei centri di detenzione possono richiedere l’uscita dal centro e l’alloggio come previsto dalla section 4, se dimostrano uno dei requisiti di cui sopra.

3.4 – Possibilità di svolgere attività lavorativa per i richiedenti asilo.

I richiedenti asilo non hanno diritto a lavorare mentre aspettano una decisione, a meno che non siano passati 12 mesi dalla presentazione della domanda d’asilo e solo se non possono essere considerati responsabili per il ritardo nella decisione del loro caso. 
Allo stesso modo, i richiedenti asilo respinti non possono generalmente lavorare, a meno che non abbiano presentato ricorso con nuove prove e che esse non siano state valutate per più di 12 mesi.  

I richiedenti asilo che rispondono a questi requisiti devono richiedere un permesso lavorativo al loro “case owner” (il funzionario che si occupa della loro domanda, se ne parlerà meglio nella prossima puntata). Il permesso di lavoro non permette al richiedente asilo di svolgere attività lavorative autonome, ma solo attività che sono presenti in una lista compilata e pubblicata dall’agenzia delle frontiere inglese.