Asylum Lottery – Il contributo del progetto SPRAR di Ravenna

L’iniziativa promossa da Asilo in Europa è di fondamentale importanza perché affronta un problema che è sempre più evidente a chi opera nel settore dell’asilo, ma che rimane ancora per la gran parte inesplorato e poco analizzato.

Così come evidenziato a livello nazionale dal Rapporto annuale Sprar, anche nel progetto di Ravenna abbiamo assistito in tempi recenti ad un aumento delle fuoriuscite per abbandono che hanno toccato addirittura quota 8 nel solo 2012. Tra il gennaio 2011 ed il maggio 2013 gli abbandoni sono stati in totale 10 su un numero complessivo di 59 fuoriuscite, vale a dire quasi il 17%.

In almeno due casi di abbandono, gli operatori possono ipotizzare quasi con certezza una “fuga” verso i paesi dell’Europa settentrionale; mentre per quanto riguarda gli altri 8 casi non vi sono indizi certi ma è facile immaginare il trasferimento all’estero per gran parte di loro.
Queste le caratteristiche dei 10 beneficiari di cui si parla: in prevalenza di sesso maschile (9), per la gran parte già uditi da una Commissione Territoriale (3 invece hanno abbandonato prima dell’audizione), in 6 casi su 10 l’abbandono è avvenuto poche settimane dopo l’ingresso nel progetto, mentre nei restanti 4 casi i beneficiari erano già stati all’interno del percorso per un buon numero di mesi.

Di pari passo con l’incremento delle fuoriuscite per abbandono, è andata la crescente richiesta da parte dei beneficiari di informazioni relative alle possibilità di muoversi oltre i confini italiani per trasferirsi e cercare lavoro all’estero, così come sempre più numerosi sono stati gli interrogativi riguardanti la possibilità per i titolari di protezione internazionale di richiedere ilpermesso di soggiorno CE per lungo soggiornanti.
Trasferimento all’estero che in molti casi è poi avvenuto dopo l’uscita dal progetto: sono ben 14, infatti, i beneficiari che gli operatori sanno essersi trasferiti fuori dall’Italia poco dopo la conclusione del periodo di accoglienza. Alcuni di loro di tanto in tanto rientrano a Ravenna, più che altro per sbrigare faccende burocratiche o per svolgere piccoli lavori per i quali hanno mantenuto i contatti una volta partiti.
E’ ipotizzabile tuttavia che il numero di coloro che si allontanano dall’Italia al termine del progetto di accoglienza sia molto più elevato, anche se su questo non esistono dati certi, visto che non con tutte le persone uscite è o è stato possibile mantenere contatti. Le destinazioni più quotate appaiono la Svezia, seguita dal Belgio, dalla Norvegia ed infine dall’Olanda.

Lorenzo Vianelli – Operatore Sprar di Ravenna

 

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