Il 27 e 28 ottobre si è tenuta una riunione del Consiglio dell’UE nella formazione Giustizia e Affari Interni (GAI). 
Per quanto di nostro interesse, il Consiglio ha preso nota dello stato dei negoziati sul “pacchetto asilo” e ha esaminato i progressi nell’attuazione del piano nazionale greco in materia di asilo e immigrazione.

Quanto al “pacchetto asilo”, questo è lo stato dell’arte emerso dalla riunione:
Direttiva Qualifiche: dopo l’approvazione da parte del Parlamento europeo del testo frutto del compromesso raggiunto lo scorso luglio, l’adozione finale dell’atto avverrà nelle prossime settimane;
Dublino II: la maggioranza degli Stati membri continua a rifiutare l’idea di un meccanismo di sospensione dei trasferimenti inclusa nella proposta della Commissione;
Eurodac: i negoziati sono fermi in attesa di una nuova proposta che permetta l’accesso ai dati da parte delle forze dell’ordine;
Direttiva Procedure e Direttiva Accoglienza: i lavori stanno procedendo, sulla base delle due nuove proposte avanzate dalla Commissione lo scorso giugno.

In particolare, per quanto riguarda la Direttiva Qualifiche, il Consiglio ritiene che le nuove regole renderanno più semplice il processo decisionale e produrranno decisioni in prima istanza più solide, migliorando dunque l’efficienza dell’intero sistema d’asilo e prevenendone l’abuso. Un altro effetto positivo sarà l’approssimarsi dei diritti e benefici fra rifugiati e titolari di protezione sussidiaria.

Quanto al piano greco su asilo e immigrazione, il Consiglio ne ha discusso l’attuazione e ha preso atto, da un lato, dei progressi e, dall’altro, delle difficoltà di cui soffre il sistema di asilo greco, a causa dall’arrivo costante di grandi numeri di immigrati.


Il Consiglio si è occupato anche di altri aspetti legati alla politica di immigrazione, che ci limitiamo a citare in quanto non direttamente connessi al tema dell’asilo, come l’Agenda europea per l’integrazione presentata dalla Commissione, l’avvio del Sistema di informazione Visti (VIS), la Direttiva sulla creazione di un permesso unico per stranieri per soggiornare e lavorare nell’UE (anch’essa di prossima adozione), la Comunicazione della Commissione sulla cooperazione nel partenariato orientale, la conclusione di un Partenariato per la mobilità fra UE e Armenia.


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