Torniamo oggi ad occuparci di giurisprudenza europea, all’interno della rubrica in cui analizziamo tutte le sentenze della Corte di Giustizia UE rilevanti in materia di protezione internazionale.  
Sotto la nostra lente di ingrandimento è questa volta la sentenza Tall (C-239/14), pubblicata il 17 dicembre 2015. Si tratta di una sentenza interessante, emessa dai giudici di Lussemburgo in risposta a una domanda pregiudiziale di un giudice belga che chiedeva supporto nell’interpretazione dell’art. 39 della Direttiva Procedure in materia di ricorso effettivo.

Come al solito, proponiamo nelle righe che seguono una breve introduzione e il link per leggere e scaricare liberamente il testo completo della nostra analisi.
Vi ricordiamo poi che qui potete trovare (e scaricare) tutte le nostre analisi delle sentenze della Corte di Giustizia UE. 

Buona lettura!



Abdoulaye Amadou Tall c. Centre public d’action sociale de Huy
Causa C-239/14, 17 dicembre 2015

La causa in esame ha ad oggetto una questione pregiudiziale con cui si chiede alla Corte se sia compatibile con l’articolo 39 della Direttiva Procedure una normativa nazionale che non prevede il meccanismo del ricorso sospensivo contro una decisione di rigetto nei confronti di una domanda reiterata.
(per la definizione di “domanda reiterata”, V. art. 40 della Direttiva Procedure, nella nostra scheda di analisi).

La Corte fornisce una risposta positiva alla questione pregiudiziale: il diritto dell’Unione permette l’assenza di effetto sospensivo in caso di ricorso contro la decisione di rigetto di una domanda reiterata, dal momento che una simile previsione risulta rispettosa del principio di tutela giurisdizionale effettiva.

Scarica qui l’analisi completa della sentenza